La diversità e il talento (in azienda)

Viviamo in un mondo in cui i confini sono sempre più ridotti (nonostante le distanze obbligatorie) e ognuno di noi può comunicare con l’altro attraverso un semplice click. Ci sentiamo tutti più vicini, viaggiamo a volte per piacere, a volte per lavoro, conosciamo aspetti di culture diverse, assaporiamo gusti d’oltreoceano e impariamo lingue nuove. Ha ancora senso parlare d’integrazione e rispetto per le diversità? È ancora un argomento da affrontare?

Certo che sì! Anzi, oggi più che mai. Parliamo di libertà e diritti, ma non tutti viviamo in pace con la nostra unicità. Molto spesso però le etichette ci differenziano ancora troppo e fanno emergere diversità che al posto di unirci ci separano. All’interno dell’ambito aziendale, avere diversi tipi di personalità in squadra comporta vantaggi a livello di prestazioni, oltre che di produttività, ma soprattutto d’innovazione. Integrare le differenze significa accettarle per il bene della sfera sociale, ma anche per il benessere delle aziende

Questa è una questione importante non solo per una questione etica e morale, ma bisogna cambiare mentalità anche nei contesti lavorativi. Le diversità nel mondo del lavoro permettono alle aziende di crescere, di distinguersi e mutare anima ogni qual volta sia necessario. E nel contesto odierno è più che essenziale.

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