MARKETING TIPS
Dammi 3 secondi di tempo. Quelli fatali per conquistarti.
Ecco la più grande dichiarazione d’amore che può arrivare ad un utente da parte di un brand.
Ecco la più grande dichiarazione d’amore che può arrivare ad un utente da parte di un brand.
Cosa si può fare in 3 secondi? Pensiamoci.
Uno scroll al feed Instagram, un sorso di caffè, un saluto con la mano, un sorriso di complicità, ma anche una firma su un contratto, una frenata improvvisa e molto, molto altro. Alcune di queste cose sono senza importanza, talmente quotidiane che non ci facciamo neanche più caso. Altre invece, pur durando pochissimo, sono davvero fatali.
Così come l’attenzione dell’utente online. In un mondo in cui tutto corre veloce, anche i brand diventano aziende ad alta velocità. Devono, altrimenti hanno perso. Ed è così che nasce un mondo all’insegna della velocità: da contenuti snackable a storytelling accelerato, tutto pensato per conquistare il mondo in pochi secondi.
Quali strumenti infallibili avete a disposizione per conquistare gli utenti in 3 secondi? Pensateci.
Vuoi comunicare come le grandi aziende a costi sostenibili e ottenere il migliore ritorno di investimento a breve, medio e lungo termine?
Potresti aver trovato i professionisti che fanno al caso tuo.
THE MARKETING & BRAND THERAPY COMPANY
Una vetrina così lucida non si è mai vista
Due strade: la prima è quella dell’employer branding, la seconda quella della Brand awareness.
Dimmi che homepage hai e ti dirò chi sei. O che sito hai scelto.
Chi comincia dall’homepage è a metà dell’opera: sì, perché in questi casi l’abito fa proprio il monaco,
Micro-momenti per macro-successi
Ogni giorno tre miliardi di persone in tutto il mondo vivono decine di "momenti che contano". Come fare per trarne
L’ubiquità è una fregatura
“I canali social? Certo certo, li apriamo tutti”. Quando sentite questa frase, scappate.
I social media? Sono il pane quotidiano
Uno sguardo al 2020 ci dice che gli utenti delle piattaforme social sono cresciuti del 13% nell’ultimo anno.
E-commerce: non è più boom, è una regola
Il 39% dei consumatori svizzeri vorrebbe poter ordinare online nei negozi locali. Ma può? Non sempre.
Gli abbracci che abbiamo dimenticato: ci pensa Mulino Bianco
Potreste pensare: “Bellissimo, ma io non sono Barilla”. Avete pienamente ragione, non siete Barilla, siete molto di più.
Unsuscribe: l’incubo dei brand
Fatevi una domanda: quanti dei vostri follower sarebbero sinceramente felici di festeggiare con voi un successo al posto di scegliere
Per comprare un abito? Troppi clic. E ci stufiamo.
Velocità e facilità sono le parole chiave per gli acquisti online, ma la strada è ancora lunga.
Dammi 3 secondi di tempo. Quelli fatali per conquistarti.
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Boom di wine lovers, ma zero e-commerce
Durante il lockdown c’è stato un vero e proprio boom di wine lovers, ma i dati parlano chiaro.
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Solo il 19% dei candidati guarda i canali aziendali come il sito corporate
Dai noodles agli smartphone: fai come Samsung!
Spaghetti cinesi e pesce affumicato in Manciuria e a Pechino: le origini di Samsung
La creatività? È non fare proprio niente
Il multitasking non esiste, il cervello salta e si affatica, noi non siamo più produttivi, ma solo più stanchi
Se cerco, ti trovo?
Se non ci sei, non esisti. E questo, almeno a livello logico, pare chiarissimo. Ma cosa succede quando qualcuno ti
Non sei una mucca viola? forse dovresti
Tutti vorremmo essere una mucca viola (in un mondo a tinta unita)
Se ti chiedessi di scegliere un ambassador per la tua azienda, a chi penseresti?
A un testimonial? Sbagliato, questa è pubblicità.
Il 67% delle persone avvia un processo di acquisto senza incontrare un venditore
Sembra incredibile, vero? Eppure i dati parlano chiaro.
Occhio ai tecnicismi, si perde la sostanza
Molti credono che i tecnicismi ci rendano più professionali, ma il rischio è di perdere di vista la sostanza.
Il marketing in tutte le salse
Si fa un gran bel parlare di digital marketing, delle opportunità che offre, di come guadagnare e della fondamentale presenza
Se perdi pubblico, forse è perché stai andando alla grande
Nessuno può pensare di vendere a tutti. Perdere pubblico è la cosa più normale in assoluto.
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Seo? No, prima Io
Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare di SEO. Nessuno, probabilmente.
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Se cerco, ti trovo?
Se non ci sei, non esisti. E questo, almeno a livello logico, pare chiarissimo. Ma cosa succede quando qualcuno ti
Dimmi che homepage hai e ti dirò chi sei. O che sito hai scelto.
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L’ubiquità è una fregatura
“I canali social? Certo certo, li apriamo tutti”. Quando sentite questa frase, scappate.
Una vetrina così lucida non si è mai vista
Due strade: la prima è quella dell’employer branding, la seconda quella della Brand awareness.
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Potreste pensare: “Bellissimo, ma io non sono Barilla”. Avete pienamente ragione, non siete Barilla, siete molto di più.
Se perdi pubblico, forse è perché stai andando alla grande
Nessuno può pensare di vendere a tutti. Perdere pubblico è la cosa più normale in assoluto.
La creatività? È non fare proprio niente
Il multitasking non esiste, il cervello salta e si affatica, noi non siamo più produttivi, ma solo più stanchi
Il 67% delle persone avvia un processo di acquisto senza incontrare un venditore
Sembra incredibile, vero? Eppure i dati parlano chiaro.
Se ti chiedessi di scegliere un ambassador per la tua azienda, a chi penseresti?
A un testimonial? Sbagliato, questa è pubblicità.
Occhio ai tecnicismi, si perde la sostanza
Molti credono che i tecnicismi ci rendano più professionali, ma il rischio è di perdere di vista la sostanza.
